Brano: [...]ntri (Murazzano, Belvedere, Marsaglia, Castino, Dogliani, Castellino).
Tra il 14 e il 16 novembre, a Castellino^ Tanaro, furono incendiati i 3/4 delle abitazioni e degli edifici, distrutto I'80% delle scorte, fucilati 12 civili, tra cui 3 donne. In località Castino, il 20 novembre, furono incendiati 20 edifici tra cui il Municipio, uccisi 2 civili e deportati 3 giovani.
La liberazione
Nel gennaio 1945 il comandante degli autonomi Enrico Martini Mauri (v.) aveva già ristabilito un Comando nei pressi di Clavesana, un’isola libera in mezzo ai repubblichini. Si ricomposero i quadri, si riorganizzarono le unità. Il 15 febbraio i garibaldini costituirono il Raggruppamento divisioni d’assalto Garibaldi delle Langhe. Ai primi di gennaio scesero inoltre dalle montagne cuneesi alcune bande gielliste assai agguerrite, le quali assorbirono la piccola formazione « G.L. » locale, la 7a Banda « Gianni Alessandria ». Da febbraio ad aprile i partigiani furono nuovamente all’attacco: Alba, Gallo d’Alba, Dogliani, Diano, Lequio, Bossolasco, Serralunga, Serr[...]
[...]a, decorato di medaglia d’oro, e al possidente Giovanni Balbo (v.), anch’egli Medaglia d’oro, padre del comandante « Poli », figurano: i tre fratelli Ambrogio, contadini; il capitano Gianni, di Alessandria; i due fratelli Del lapiana; l’operaio Giacomo Fantone, il quindicenne Franco Centro (v.); il diciannovenne Dario Scaglione e altri ancora.
G.Fos.
Bibliografia: Anna Bravo, La Flepubblica partigiana dell’Alto Monferrato, Torino, 1964; E. Martini Mauri, Partigiani penne nere, 1968; P. Secchia e F. Frassati, Storia della Resistenza italiana, 1965.
Langhe, Zona libera delle
Denominazione comunemente usata per indicare la vasta area di territorio della provincia di Cuneo (v.), corrispondente all’incircaal perimetro appunto delle Langhe (fra il Tanaro e la Bormida di Spigno), liberata dalla presenza dei presidi nazifascisti e stabilmente occupata da unità partigiane tra Testate 1944 e il novembre dello stesso anno.
La « zona libera », abbracciante un’area collinosa di circa 200 kmq ai confini delle province di Asti, Alessandria e Savon[...]
[...]un’area collinosa di circa 200 kmq ai confini delle province di Asti, Alessandria e Savona con quella di Cuneo, fu creata nell’estate 1944, in quella fase di imponente sviluppo del movimento partigiano piemontese che aveva portato a un forte aumento numerico delle forze inquadrate nelle varie formazioni e a una corrispondente espansione delle zone controllate dalle bande. In breve volgere di tempo, le formazioni Autonome (v.) comandate da Enrico Martini Mauri e le Brigate d’assalto Garibaldi (v.) operanti in quei settori poterono estendere e consolidare la propria influenza sull'intera Langa, prendendo possesso dei suoi centri abitati di maggior interesse; si ebbe in tal modo una fascia di territorio, tra il Piemonte e la Liguria, compresi i principali nodi di comunicazione fra le due regioni, che per posizione strategica costituiva un saliente di eccezionale importanza dello schieramento partigiano.
Le unità della I e della II Divisione « Langhe » del Gruppo divisioni Autonome e le formazioni garibaldine raggruppatesi il 20.8.1944 nella
VI [...]